Raccolta firme Edicolanti di San Donato

GLI EDICOLANTI DI SAN DONATO MILANESE CHIEDONO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI DI DIFENDERE LA LORO ATTIVITA’

 

Dal Novembre 2009 è in corso una serrata diatriba contrattuale, causata dall’imposizione forzata di un nuovo distributore unico alle edicole del sud-est Milano.

 

La trascuratezza del distributore nella distribuzione e nel ritiro dei giornali e lo sfruttamento spregiudicato della sua posizione di monopolio nei rapporti commerciali con gli edicolanti stanno creando gravi difficoltà.

 

Alcune edicole sono state messe in condizione di non operare e sono chiuse.

 

Le altre, impossibilitate ad  effettuare libere scelte, nel timore di vedersi interrotte le forniture di giornali, subiscono il volere ed il potere di questo nuovo fornitore unico.

  Per superare i disservizi ed i disagi causati alla categoria ed alla clientela e per assicurare le condizioni minime per il mantenimento della loro attività, che è un servizio pubblico, i sottoscritti edicolanti di San Donato Milanese sollecitano l’intervento delle autorità competenti.

 

In particolare, gli edicolanti richiedono:

 

·         Il diritto a ricevere idonei quantitativi di prodotto editoriale in base alle richieste della clientela . Le strategie di fornitura dei Distributori di quotidiani e periodici sono individuate sulla base di scelte editoriali, sulle quali la categoria dei rivenditori non ha nessuna possibilità di intervento anche contrattuale. subisce pertanto in forma totalmente passiva sia l’eccesso di prodotto invendibile, pagandolo anticipatamente al fornitore, così come la carenza di prodotto di ampia commerciabilità, perdendo quindi denaro da mancate vendite.

·         Il diritto a poter cambiare  fornitore di prodotto qualora quest’ultimo non operi secondo regole di correttezza commerciale. La categoria degli edicolanti, a livello nazionale, è costretta ad avere un fornitore di prodotto imposto dalle sovrastrutture editoriali, eliminando ogni forma di concorrenza e impedendo il libero mercato. Viene pertanto a mancare ogni possibilità di miglioramento del servizio, in quanto, anche il “cattivo distributore” verrà  in ogni caso premiato con la fornitura di ampi mandati di esclusiva territoriale.

·         Il diritto a poter sopravvivere e a mantenere il proprio lavoro indipendentemente dalle strategie editoriali del fornitore locale e degli Editori

·         Il diritto a poter commercializzare il prodotto senza dover quotidianamente aver perdite di clientela a seguito di forme promozionali inserite in forma “parassitaria”all’interno dei medesimi prodotti che vendiamo. Ricordiamo che i grandi editori propongono abbonamenti anche all’80% di sconto(grazie anche alle sovvenzioni statali…)mentre la rete di vendita a livello Nazionale percepisce un aggio lordo del 18,77%

·         Il diritto a poter aver una giornata di chiusura, a non dover essere costretto a lavorare il 1° maggio, il 25 aprile, il 2 giugno e il 15 agosto

 

I cittadini sottoscritti sostengono la categoria degli edicolanti, per il riconoscimento dell’utilità sociale della loro attività e per il loro diritto di fornirsi liberamente sul mercato.