Protesta da inoltrare in parlamento

Carissimi Colleghi

NON SIETE STANCHI DI RICEVERE UN SACCO DI PUBBLICAZIONI INUTILI                                                                             

NON SIETE STANCHI DI RICEVERE POCHE PUBBLICAZIONI VENDIBILI                                                               

 NON SIETE STANCHI DI AVERE I VOSTRI PUNTI VENDITA

STARCOLMI DI MERCE INUTILE

NON SIETE STANCHI DI FARVI RUBARE I CLIENTI DAI VOSTRI STESSI FORNITORI                                          

NON SIETE STANCHI DI DOVER LAVORARE PIU’ DI 80 ORE ALLA SETTIMANA

ED ESSERE CONSAPEVOLI DI NON RICEVERE IL GIUSTO COMPENSO

Con la presente vogliamo informarvi della nostra insoddisfazione nell’operato dei nostri rappresentanti che ormai da troppo tempo non riescono a smuovere la situazione stagnante e poco gratificante in cui versa il nostro settore.

Per questo motivo un gruppo di edicolanti ha pensato di delegare un Onorevole di nostra conoscenza a presentare un’Interrogazione Parlamentare per sollecitare una soluzione alle nostre problematiche.

Vi chiediamo solo qualche minuto per leggere la presente pensare al vostro futuro e speriamo anche aderire alla protesta.

Noi in particolare chiediamo di discutere questi punti.

1?   Cambio dell’orario di lavoro, pensiamo che 8 ore di apertura per 6 giorni alla settimana siano sufficienti. Prevedere un giorno di chiusura settimanale, nei luoghi dove vi è la presenza di una sola edicola il giorno verrà concordato con le amministrazioni locali, dove vi è la presenza di più edicole si effettueranno dei turni di chiusura per garantire il servizio 7 giorni alla settimana.

2?   Garanzia di adeguata fornitura. Ciò a mio avviso si raggiunge affiancando alla normale distribuzione la possibilità di acquistare delle pubblicazioni a nostra discrezione, senza diritto di resa e con una percentuale di sconto maggiore.

3?  Dare anche alle edicole la possibilità di usufruire delle campagne abbonamenti, ad esempio dando al cliente il ritiro presso l’edicola di fiducia, coinvolgere le edicole nell’effettuare gli abbonamenti.

4? Rendere più flessibile la pratica della resa, possibilità di rendere immediatamente tutta l’esuberanza garantendo comunque la presenza della pubblicazione in edicola. Inserire un richiamo resa a 15 giorni dall’uscita di tutte le pubblicazioni ed infine la normale resa per uscita. Il tutto mantenendo naturalmente il normale svolgimento dei quotidiani e dei settimanali.

5? Il pagamento di tutte le pubblicazioni deve avvenire nel momento che viene richiamato il vecchio,con estratti conto settimanali, inserendo tutte quelle pubblicazioni che sono state richiamate nella settimana corrente, ciò significa avere tutto in conto deposito ed effettivamente lavorare solo sul venduto.

Forza ragazzi tutti insieme ce la possiamo fare.

Il Documento delega lo trovi qui sotto, firmalo anche tu!!!

DOCUMENTO DELEGA

Dati gli ormai noti problemi della categoria degli edicolanti causati dalle decisioni delle Sovra Strutture Editoriali/Distributive (Distributori Nazionali ed i Distributori Locali) che congiuntamente attuano norme contrattuali inique.

Dato che queste Componenti Primarie e Monopoliste della filiera editoriale, sono in accordo con le varie Organizzazioni Sindacali di settore.

Data l’ormai ovvia delegittimazione dei sindacati da parte dell’assoluta maggioranza degli edicolanti ad operare in nome e per conto loro (se non per espresso consenso accertato), a causa delle disastrose ed opinabili scelte che hanno portato sul lastrico la rete di vendita delle edicole tramite la firma di contratti raffigurabili quali dei patti scellerati operati sulla pelle degli edicolanti.

Viste le palesi iniquità di una filiera autoreferenziale nell’accesso e nel controllo, zeppa di Contributi Pubblici dei quali solo le Componenti Primarie ne usufruiscono (compagini sindacali comprese), ma che non ancora sazia, trae ulteriormente guadagno indebito creando una continua esposizione finanziaria agli edicolanti, i quali vivono perennemente il rischio dell’interruzione delle forniture al minimo accenno di attestazione dei propri diritti.

L’unica persona realmente disponibile ad inoltrare un’altra Interrogazione Parlamentare è l’On Marco Rondini (lo stesso ne aveva già presentata una precedentemente a favore degli edicolanti). Questa volta l’interrogazione verrà rafforzata dall’utilizzo della formula del Question Time, il che è un dato rilevante poiché tale procedura impegna il Ministro ad una risposta immediata.

L’On Marco Rondini è ovviamente connotato dall’appartenenza ad una parte politica, nel suo caso la Lega Nord, ma anche a detta dei suoi avversari (ma non detrattori) si distingue per trasparenza morale e per la sua ineccepibile etica.

Invitiamo quindi i colleghi a tralasciare le proprie protensioni personali, poiché allo stato attuale il ns. fine è di perseguire un obiettivo che rimetta in gioco i diritti delle 30/50.000 famiglie che vivono dai proventi delle edicole e l’unico disponibile a farsi carico dei nostri disagi è l’On. Rondini.

Per cui chiediamo ai colleghi edicolanti di inviare una mail od un fax agli indirizzi in calce.

DELEGO

l’On. Marco Rondini ad inoltrare in nome e per conto mio le istanze della categoria degli edicolanti, confidando in una pronta risposta in merito agli sviluppi dell’Interrogazione Parlamentare al Question Time da parte del suo ufficio.

Cordialità.

Per adesione:

Nome …........................................................Cognome.....................................................................

Indirizzo Edicola...............................................................................................................................

Rif.  Telefonico............................................................................................

Firma............................................................................................................

Gli indirizzi di recapito sono i seguenti.

E-Mail: documento@ilgiornalaio.net

Fax.: 0298241838

Vi preghiamo di diffondere questo scritto il più possibile ai colleghi.